Ci accorgemmo subito delle qualità eccezionali di mio fratello, 7 litri e 500 di capacità vitale e una  resistenza organica notevole. I medici dello sport, convinti di trovarsi di fronte ad un atleta normale, rimanevano a bocca aperta. Mentre maneggiavano increduli lo spirometro andato in tilt, gli dicevano che grazie a quel “motore” fuori dal comune aveva tutto l’occorrente per vincere. In gara era una vera MOTO. Lo soprannominavo, Guzzi 350!

Era allergico alla tattica e al lavoro di squadra e ciò che lo rendeva veramente felice era la fuga solitaria. Infatti, quasi in ogni gara attendeva il momento giusto e poi strappava con una potenza inaudita l’intero gruppo, volando caparbiamente in solitudine verso il traguardo. Tuttavia, proprio sul più bello in prossimità dell’arrivo, veniva superato dal plotoncino degli inseguitori che nel frattempo lo tallonava stretto e puntualmente arrivava ultimo del gruppo. Quante volte è arrivato secondo, una infinità di volte terzo, ma nei miei ricordi non trovo un primo posto! Coloro che  in seguito diventarono professionisti, se lo ricordano bene mio fratello!

Nella progressione in gruppo era una spalla energica e leale, un compagno infaticabile ma privo di spunto vincente, sfruttavano infatti quella sua innata predisposizione a consumare tutte le energie per inseguire l’ostinata ambizione. Mio fratello andava a pane e salame, gli bastava un pò d’acqua, rievocava dentro di sè la sua grande passione e poi riempiva quegli immensi polmoni di nobile gas, ci avrebbe infine pensato un cuore forte e generoso a infondere rapidamente in circolo il caldo spirito vitale fino a penetrare in profondità all’interno delle rosse e turgide miofibrille avide di nutrimento. La miscela generata si scaricava elegantemente sui poderosi rapporti, e il rotolamento silenzioso e convinto delle ruote mi rivelava il miracolo che si celava dentro quel semplice gesto. Grazie a quei fatti ho cominciato a riflettere sull’importanza del risultato finale e da subito mi sono chiesto se ci fosse qualcosa prima del risultato. Ho iniziato a studiare all’ISEF Lombardia ma, è solo con le prime esperienze di allenatore di calcio giovanile che ho capito cosa ci fosse prima del risultato. Cosa  c’è prima del risultato? C’è la Prestazione.

 E la prestazione è una esperienza multifattoriale costituita da molteplici elementi che messi insieme generano la prestazione sportiva.

Ho elencato tutti i fattori che ritengo inneschino il comportamento prestativo all’interno della MAPPA DELLA PRESTAZIONE. Ogni fattore è costituito da tanti sottofattori fittamente correlati e integrati a costituire una ragnatela infinita di competenze e possibilità. 

Coach Paolo Lazzarin

Allenatore e Preparatore Atletico Professionista esperto in tecnologia del rendimento, Sport Scientist e Digital Coach.
Autore e creatore di Human Performance, un innovativo metodo di sviluppo della prestazione individuale e collettiva.

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Domande Frequenti

Se decidi di iniziare, ti invierò un questionario da compilare online, poi dovrai effettuare il pagamento trovi le coordinate bancarie nel mio listino prezzi.

Successivamente ti invierò il materiale per le autovalutazioni.

Il programma infatti si basa su una precisa valutazione individuale fatta attraverso test di autovalutazione gratuiti autogestiti.

Poi  è necessario definire gli obiettivi personali (partecipazione a gare) indicando inizio e fine della propria stagione oltre alla propria disponibilità settimanale all’allenamento in termini di ore e giorni.

Con le informazioni ricevute costruirò un programma di allenamento personalizzato e di precisione su base settimanale, il programma viene caricato il lunedì mattina o domenica sera (su richiesta) nella cartella condivisa di google drive.

Ogni 3 mesi verrà realizzato un test di verifica.

L’intera filosofia di allenamento ti sarà più chiara strada facendo, poiché riceverai continuamente da me feedback, email formative e risposte alle tue eventuali domande/dubbi.

Si, posso creare programmi personalizzati per ogni atleta, amatore, dilettante o professionista.

Serve un dispositivo che misuri frequenza cardiaca e velocità, quindi un dispositivo GARMIN, POLAR o Suunto,  vanno bene anche applicazioni come STRAVA, Runtastic ecc.

Gli allenamenti possono essere realizzati indifferentemente indoor sui rulli nel ciclismo e tapis roulant per la corsa oppure  in esterno, decidi tu.

Il programma viene congelato, non perdi nulla, potrai riprendere quando vuoi anche dopo diversi anni di stop.

Nei primi 15 giorni di training puoi verificare il metodo di lavoro, se sei insoddisfatto o altri problemi potrai richiedere senza spiegazioni l’intero pagamento.

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