La cronobiologia è la scienza che studia i ritmi biologici.I ritmi circadiani si riferiscono a fluttuazioni cicliche che si presentano regolarmente nel corso di ogni giorno solare sono di tipo esogeno (ambientali) ed endogeno (dentro l’organismo vivente).La ricerca scientifica ha ormai stabilito che la ritmicità è una proprietà fondamentale della materia vivente. Riguarda non solo la specie umana, ma tutte le manifestazioni viventi.Il termine deriva dalle parole latine circa (circa) e dies (giorno), ad evidenziare il fatto che il ritmo endogeno supera le 24 ore, ma viene modulato in un periodo di 24 ore da fattori esogeni.Questi ultimi includono la luce, la temperatura, l‘attività abituale (lavorativa e/o sportiva) e le influenze sociali.Il ritmo circadiano può essere rappresentato dall’analisi sinusoidale (una curva che sale e scende).
Il periodo è predeterminato di 24 ore, l’acrofase si riferisce al momento di picco e l’ampiezza si trova a metà della distanza tra i valori massimi e i valori minimi sulla curva sinusoidale. Il punto più basso si verifica 12 ore dopo l’acrofase e dopo 24 ore ha inizio il ciclo successivo.Le variazioni della temperatura corporea centrale che avvengono ogni ora sono un tipico esempio di funzione sinusoidale con un’acrofase intorno alle 17,50.La componente endogena dei ritmi circadiani, ovvero l’orologio biologico, è situato nei nuclei soprachiasmatici dell’ipotalamo, queste cellule nervose hanno recettori per la melatonina, l’ormone secreto dalla ghiandola pineale.Questa sostanza ha funzioni circadiane di cronometro grazie al suo effetto sui nuclei soprachisamatici.La melatonina infatti viene secreta quando cala il buio ed è inibita dalla luce.L’ormone poi ha proprietà vasodilatatorie, che causano l’abbassamento della temperatura corporea durante la notte.Le funzioni metaboliche ed altre funzioni fisiologiche rallentano nel momento in cui il corpo si prepara al sonno.Da miliardi di anni gli organismi viventi si sono adattati ai fattori esogeniluce-buio e attività-sonno, integrati al sistema circadiano definito dai fattori endogeni forniscono all’organismo gli strumenti necessari per operare al meglio durante la giornata.Quindi vi è una integrazione tra fattori esogeni e fattori endogeni, quando l’integrazione è equilibrata si ottiene la massima “prestazione” cellulare, quando l’integrazione vira verso il disequilibrio si produce malessere cellulare.Anche i fattori della prestazione hanno tutti un proprio ritmo sinusoidale, un periodo di massima espressione e uno di minima espressione, sarà importante cercare di capire quando durante la giornata ad esempio un atleta esprime il massimo della propria forza massima oppure il massimo della propria potenza metabolica per poter effettuare allenamenti sempre più personalizzati e di precisione.