frutta

La frutta

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Con il termine “frutta” si intendono prodotti vegetali (derivati dallo sviluppo di fiori fecondati) appartenenti a diverse famiglie: Rutacee (agrumi), Bromoliacee (ananas), Rosacee (susine, albicocche, ciliege, pesche, mandorle, mele, pere, nespole, fragole), Moracee (fichi), Juglandacee (noci), Corilacee (nocciole), Cucurbitacee (melone, cocomero).
La frutta può essere raggruppata in due principali categorie: la frutta fresca e la frutta secca.
In realtà, la frutta fresca si può essiccare e quella che comunemente definiamo “secca” in origine è raccolta fresca; pertanto, una classificazione più scrupolosa distingue la frutta polposa (o zuccherina) da quella farinosa (amidacea) e da quella oleosa (ricca in grassi).

La frutta polposa, quando è matura, ha sapore dolce.
Si tratta di bacche o drupe, che si consumano fresche, al naturale o in macedonia, come succo, o variamente conservate (marmellate, canditi, sciroppi).
In Italia la frutta farinosa è costituita dalle castagne, usate sia fresche sia secche, trasformate in farina o in marmellate.
La frutta oleosa è solitamente rivestita da un guscio, e si usa essiccata (noci, nocciole, mandorle ecc.).

La frutta è uno degli alimenti essenziali nella dieta quotidiana e, per alcuni popoli, rappresenta la base dell’alimentazione.
La frutta è disponibile tutto l’anno, con varietà che maturano in ogni stagione, anche se l’estate è il periodo che offre maggiore scelta.

Contenuti:
La frutta polposa (o zuccherina) ha una notevole quantità d’acqua (80-85%), un contenuto variabile in zuccheri (3-15%), mentre esiguo è il contenuto di proteine e lipidi.
E’ una buona fonte di fibra alimentare, costituita soprattutto da cellulosa e da pectine (zuccheri complessi, che gelificano con la cottura).
Nella frutta polposa generalmente il contenuto vitaminico è elevato, soprattutto di vitamina C e A, in proporzioni variabili da frutto a frutto, mentre modesto è l’apporto di vitamine del complesso B.

Tra i minerali prevale il potassio; in molta frutta è notevole anche l’apporto di calcio, mentre apprezzabile è il contenuto di ferro e rame (elementi che entrano nella costituzione dell’emoglobina del sangue).
Il sapore acidulo è dato dagli acidi organici (malico, citrico e tartarico).
Il colore della frutta è determinato dai pigmenti, sostanze appartenenti alla famiglia dei flavonoidi, con proprietà antiossidanti.
Componenti minori sono gli eteri, sostanze volatili, che conferiscono l’odore caratteristico di “frutta”.

La frutta farinosa e quella oleosa contengono meno acqua, rispetto alla polposa, mentre abbondano di principi nutritivi, rappresentati soprattutto dall’amido, nella frutta farinosa, e dai grassi, in quella oleosa.

Proprietà:
La frutta rappresenta uno dei gruppi di alimenti più ricchi in vitamine, indispensabili per diverse funzioni dell’organismo, in quanto sono costituenti degli enzimi che regolano tutte le principali reazioni chimiche del metabolismo.
La frutta fresca è un alimento ricco in fibra; pertanto, consumata regolarmente (meglio se con la buccia), aiuta a prevenire la stitichezza intestinale, favorendone la motilità.
Inoltre, per l’alta percentuale di acqua, è un alimento dissetante, da consumare in abbondanti porzioni, soprattutto durante la stagione calda, per reintegrare le perdite di liquidi e di sali minerali che si hanno con l’aumentata sudorazione.

La frutta zuccherina fornisce energia prontamente disponibile, perché è costituita da zuccheri semplici, di rapida assimilazione.
Il numero di calorie fornite è comunque modesto, pertanto è sempre inserita nei regimi alimentari dietetici.
Per la presenza di acidi organici deboli e di componenti minerali, la frutta polposa è fondamentale per la regolazione dell’equilibrio acido-base del corpo, è diuretica, disintossicante, abbassa la pressione del sangue e stimola la funzionalità epatica.
I frutti farinosi e oleosi sono molto nutrienti e calorici, per cui il loro consumo deve essere in genere più moderato.
La frutta farinosa e, soprattutto, quella oleosa costituiscono un’ottima integrazione di minerali e vitamine del gruppo B alla dieta abituale, talvolta carenti di tali fattori.

La frutta cotta in genere è più digeribile di quella cruda, perché la cellulosa contenuta si intenerisce e le pectine gelatinizzano.
Se si consuma anche il liquido di cottura si ingeriscono tutte quelle sostanze (zuccheri, minerali e vitamine) che, in parte, sono fuoriuscite nell’acqua.

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Coach Paolo Lazzarin

Allenatore e Preparatore Atletico Professionista esperto in tecnologia del rendimento, Sport Scientist e Digital Coach.
Autore e creatore di Human Performance, un innovativo metodo di sviluppo della prestazione individuale e collettiva.

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