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Frutta e pesce aiutano a contrastare la pressione alta

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Quando si tratta di ipertensione, la raccomandazione di moderare il consumo di sodio (“il sale”) non è certo una novità, ma resta pur sempre il primo accorgimento da adottare.
Se contro la pressione alta c’è però qualcosa cui bisogna rinunciare, c’è qualcos’altro in cui si dovrebbe abbondare.
Anche se non ci sono cibi miracolosi, si è infatti visto che alcuni possono avere un ruolo protettivo nei confronti dell’ipertensione.
Uno di questi è la frutta.
Lo conferma un recente studio, condotto in Cina, e pubblicato sull’American Journal of Hypertension, in cui un gruppo di ricercatori ha valutato, in più di 15 mila persone i consumi di sodio (secondo le indicazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, gli adulti dovrebbero consumare meno di 2 grammi di sale, il corrispettivo di un cucchiaino) e quello di alcuni alimenti potenzialmente protettivi: pesce, uova, latte, frutta secca a guscio, verdura, frutta fresca.
Attraverso un punteggio calcolato attribuendo un punto al sodio, se assunto in quantità inferiore al consumo medio e un punto a ciascun alimento protettivo se presente in quantità superiore alla media, si è visto che all’aumentare del punteggio diminuiva il rischio di ipertensione e migliorava il controllo della pressione in chi era già iperteso.
Da un’analisi più approfondita la frutta risultava avere un ruolo particolarmente significativo.
Ruolo sottolineato anche in una ricerca condotta negli Stati Uniti e pubblicata su Hypertension.
Dopo aver riunito i dati di tre grandi studi osservazionali, relativi a più di 187 mila persone seguite per circa 20 anni, gli autori dell’indagine hanno osservato che la probabilità di andare incontro a ipertensione era minore fra chi consumava almeno quattro porzioni di frutta fresca al giorno (e in particolare: mele, pere, uva o ovetta).
Commenta Claudio Borghi, direttore dell’Unità di Medicina interna al Politecnico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna: “La frutta può contribuire alla prevenzione dell’ipertensione con vari meccanismi legati sia all’alto contenuto di potassio, flavonoidi e altre sostanze antiossidanti, sia alla notevole presenza di fibre, che aumentano il senso di sazietà e quindi riduce il ricorso al altri cibi potenzialmente dannosi come quelli salati, dolcificati o ricchi di grassi saturi.
Tuttavia la frutta è solo uno dei componenti di un modello alimentare salutare, come lo è quello mediterraneo, che va sempre considerato nella sua totalità e che va promosso sia nella popolazione generale, sia nei pazienti ipertesi”.

Tratto dal Corriere Salute dell’11 Marzo 2018

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Coach Paolo Lazzarin

Allenatore e Preparatore Atletico Professionista esperto in tecnologia del rendimento, Sport Scientist e Digital Coach.
Autore e creatore di Human Performance, un innovativo metodo di sviluppo della prestazione individuale e collettiva.

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