L’oliva è il frutto (drupa) dell’olivo, pianta sempreverde (Olea europea) che cresce spontaneamente da millenni nelle zone di clima mite dei Paesi mediterranei.
L’Italia, la Spagna e la Grecia sono trai i Paesi con le più ampie e pregiate coltivazioni di olivi.
Le olive verdi, appena raccolte, non sono commestibili, perché troppo amare;
pertanto vengono immerse in una soluzione alcalina, quindi lavate e, infine,
vengono messe in salamoia, cioè in una soluziona di acqua e sale.
Le olive nere vengono messe in salamoia oppure si fanno seccare al sole o nel forno.
Contenuti:
Le olive contengono alcuni principi nutritivi molto importanti per la salute:
– grassi di tipo monoinsaturo, che contrastano l’accumulo di colesterolo nel sangue e nei tessuti, favorendo anche un aumento della quota di colesterolo “buono” (HDL) nell’organismo;
– una discreta quota di vitamine E, che ostacola la formazione di radicali liberi, sostanze ad azione cancerogena;
– antiossidanti naturali, anch’essi ad azione anticancerogena; bisogna tuttavia notare che la quantità di olive normalmente consumata non è sufficiente a coprire il fabbisogno di queste sostanze.
Proprietà:
Le olive sono indicate:
– in caso di stitichezza, perché il loro contenuto di grassi ha un effetto lubrificante;
– in caso di ipotensione arteriosa (pressione bassa), perché sono ricche di sodio, e quindi aiutano a combattere l’astenia tipica delle persone ipotese;
– in caso di inappetenza, perché sollecitano lo stomaco a secernere i succhi gastrici, con il duplice vantaggio di “stuzzicare” l’appetito e predisporre (non a caso le olive sono offerte con l’aperitivo e sono sempre presenti negli antipasti).
Uso interno:
Per chi soffre di pressione alta: si può ricorrere a un infuso preparato versando acqua bollente in una tazza contenente 3 g di foglie secche; lasciare riposare a recipiente coperto per circa 10 minuti, quindi filtrare; l’infuso va bevuto tiepido, 2 tazzine al giorno;
– con le foglie fresche si può preparare un decotto dai medesimi effetti dell’infuso, facendo bollire per 10-20 minuti venti foglie in una quantità d’acqua pari a una tazza; il decotto si filtra e se ne bevono, tiepide, 2 tazzine al giorno.
Uso esterno:
Per ferite, piaghe, emorroidi: preparare un decotto facendo bollire a lungo 60 g di foglie secche in un litro d’acqua (aggiungendo a piccole dosi quella che evapora per mantenere invariata la quantità); il decotto è utile per lavare piaghe o ferite di cui favorisce la cicatrizzazione; applicato in compresse sulle emorroidi esterne lenisce il dolore e toglie l’infiammazione.
Per le gengive infiammate: le foglie fresche masticate disinfettano e disinfiammano le gengive rinforzandole.
Attenzione!Chi soffre di ipertensione deve mangiare con moderazione le olive, soprattutto quelle conservate in salamoia, perché sono ricche di sodio.
Chi segue regimi dietetici dimagranti deve evitare le olive per il loro contenuto di grassi.
Un antico rimedio contro la febbre:
Un antico rimedio usato prima della diffusione del chinino consisteva in un decotto preparato bollendo in un litro d’acqua 60 g tra le foglie, corteccia di rami giovani e olive acerbe.
Se ne beveva mezzo bicchiere ogni ora.